giovedì 19 gennaio 2017

Minchia, ci risse "buonasera"

Son passati circa due anni dalla pubblicazione dell'ultimo pezzo su questo blog. "Niente di ché, nulla di più" si rinnova ma rimane un muro su cui appendere pensieri e riflessioni dovuti ad esperienze più o meno prossime

Ci troviamo in città: ultimamente, quando posso, lascio volentieri l'auto parcheggiata guadagnando km percorsi ed ispirazione alla scrittura.  Ho notato una cosa: in questo particolare momento storico in cui , soprattutto tra i giovani serpeggia un costante malcontento ed una ricerca di equilibrio ed ambizioni, si sono persi due valori che spesso coincidono: "Gentilezza e cordialità"

Bravo, meno male che ce l'ha detto, non avevamo capito  

Cosi capita che risulti strano o addirittura sospetto quando, uscendo da un negozio, "ti permetti" ad esclamare:" Grazie, arrivederci e buon lavoro". Che occhiataccia che ho ricevuto, come se avessi detto "Bene, vada a prendersela in quel posto". In una frazione di secondo però quell'espressione stordita di un ragazzo che avrà avuto la mia età, si trasforma in un sorriso, come se quel "buon lavoro" avesse dato un'iniezione di fiducia ad una persona sconosciuta che probabilmente, anzi sicuramente, non avrà risolto i suoi problemi ma.. vuoi mettere sorridere spontaneamente almeno una volta al giorno?

Essere gentili  e/o cordiali può veramente migliorare anche per un attimo la giornata di una persona che vive la sua vita ed affronta il suo percorso ma non immaginate che sia semplice come descrivono le miriadi di immagini che troviamo sui social: " sii gentile perché chi ti sta di fronte bla bla bla", immagini che farebbero dire a Vin Diesel incazzato ed a braccia conserte:" quant'è bellu l'ovu ciuruso (alla coque, per chi non conosce il termine). No!! la gentilezza, quella che può cambiare la giornata di qualcuno non è semplice, è particolarmente complessa.

Tra un capitolo e l'altro, tra una battuta con gli amici ed un Cd di Baglioni messo in loop al bar si è fatta una certa ora. Si ritorna a casa con quella stanchezza che uno studente in piena sessione conosce fin troppo bene. Salgo sul bus, faccio il biglietto ringrazio, saluto l'autista e mentre mi siedo al primo posto libero che vedo,sento due ragazzetti dalla pettinatura discutibile, per eleganza e sobrietà, discutere

- "Compà ma u sintiste?"
- "Ca chi compà, minchia ci risse buonasera"

Sorrido, metto gli auricolari e... niente di che, nulla di più

Nessun commento:

Posta un commento